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Università di Modena e Reggio Emilia -
Progetto recupero fondi antichi Linee guida per la catalogazione |
[Quel che segue è in gran parte un collage ricavato dai testi che figurano nell’elenco delle Abbreviazioni usate nelle Linee guida. Si è semplicemente cercato di presentare in forma il più possibile coerente e maneggevole la risultante delle scelte operate tra le varie indicazioni di manuali e standard. Negli esempi, quando si è pensato potesse essere utile, l’Amicus number (AN) di documenti presenti nel nostro catalogo viene dato col link alla pagina html dove figura la riproduzione del frontespizio e dell’eventuale colophon; la scheda del catalogo si dovrà comunque rintracciarla — in Amicus o in Librivision — usando come termine di ricerca lo stesso AN.]
limiti cronologici
Le indicazioni che seguono si applicano a monografie pubblicate dagli inizi della stampa al 1830.
copia ideale -- [ISBD(A) 0.12]
Le descrizioni riguardano la copia ideale, o perfetta, di una pubblicazione. Nel caso di una copia mutila, si dovrebbe reperire la descrizione di un esemplare completo a cui fare riferimento, segnalando nelle note di copia le mancanze dell’esemplare descritto.
In questa prima fase ci si dedicherà, se possibile, esclusivamente a esemplari completi o le cui mancanze siano facilmente ricostruibili.
varianti -- [ISBD(A) 0.2]
La definizione di “variante” data da ISBD(A) 0.2 è la seguente: "Termine che descrive una copia che presenta qualche differenza bibliograficamente significativa rispetto a una o più altre copie della stessa edizione".
| La terminologia potrebbe creare degli equivoci: si tratta qui, dal punto di vista della catalogazione in Amicus, di differenze a livello di documento, non di copia. |
Il catalogatore è tenuto a prendere in considerazione soltanto le varianti relative ai dati utilizzati obbligatoriamente per la descrizione (aree ISBD 1, 2, 4 e 5, impronta e note scelte come obbligatorie). Altre varianti potranno essere segnalate se ritenute particolarmente significative per la definizione del libro che ci si trova tra le mani, o per la particolare attenzione rivolta a uno specifico fondo o tipo di pubblicazione.
Indicazioni comuni per le aree ISBD 1, 2, 4
lingua della trascrizione
L’ortografia delle parole ricavate dalla pubblicazione viene mantenuta, ma le legature, altre forme di lettere coeve e i segni diacritici possono essere trascritti nelle forme correnti quando non siano disponibili sulla tastiera o nella mappa caratteri di Amicus.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| æ | ae |
| œ | oe |
| e cedigliata | ae |
| varie forme del nesso et | & |
| M. *** | M. *** [l'asterisco è presente sulla tastiera e lo usiamo] |
Non si tiene conto di forme di lettere diverse quando nell’uso corrente non vi è alcuna differenza ortografica. Per esempio una s che a stampa si presenta nell’antica forma che sembra una f senza la gambetta viene trascritta come una semplice s.
Gli accenti e i segni diacritici non presenti nella fonte non si aggiungono. Quelli presenti si trascrivono fedelmente.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| Premiere | Premiere [non Première, anche se è questa (oggi) l’ortografia corretta] |
| Premiére | Premiére [non Première] |
Per la trascrizione di (parti di) frontespizi in scrittura ebraica, greca, ecc., usare le tavole di traslitterazione delle RICA (Appendice VI, p. 226)
omissioni di parti del testo -- [ISBD(A) 0.7.1]
L’omissione di parti (dell’area 1, 2, 4) che si ritengono non necessarie è possibile solo alla fine o nel corso dell’elemento: mai all’inizio dell’area (in ogni caso, per il titolo proprio nessuna omissione nei primi 50 caratteri). È indicata dai tre puntini preceduti da uno spazio, e seguiti da un altro spazio a meno che non ci si trovi alla fine dell’area.
abbreviazioni presenti nella pubblicazione -- [ISBD(A) 0.7.6]
Forme contratte e abbreviazioni che proseguono la tradizione propria del manoscritto possono essere lasciate come si presentano o possono essere sciolte, dove è possibile. Segnaliamo lo scioglimento racchiudendolo tra parentesi quadre.
Per le abbreviazioni più comuni abbiamo la breve lista di TN(A), p. 28-29, ma per un elenco completo vd. Cappelli.
| Esempio: |
| 245 0 |
°aTractatus de aestimo, et collectis, Nicolao Festasio Mutinensi authore. Copiosissimo indice alphabetico,
ac numeris summarijsq[ue] additis exornatus, & auctus Sciolta la contrazione di "summarijsque" che figura sul frontespizio. [AN 710821] |
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| S.A.R. | S.A.R. |
| S. A. R. | S.A.R. [non Première] |
| J. U. D. | J.U.D. |
| M. R. P. GIACOMO SANVITALE | M.R.P. Giacomo Sanvitale [qui M.R.P. sta per "molto reverendo padre" e riconoscendo il senso delle iniziali che incontriamo sarebbe giusto trascrivere con m.r.p. Giacomo Sanvitale: decidiamo invece di comportarci sempre come se il senso delle iniziali ci fosse sconosciuto per tenerci alla soluzione più semplice] |
| M. Necker | M. Necker [qui magari so senz’altro che la M. sta per monsieur ma la lascio maiuscola per le stesse ragioni di uniformità] |
| D. Andreae Alciati | D. Andreae Alciati [per la D maiuscola, stesse ragioni dell’esempio precedente] |
Le abbreviazioni costituite da più di una lettera sono considerate come parole distinte, separate per mezzo di spazi da parole o iniziali precedenti o seguenti.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| Ph.D. | Ph. D. |
Se due o più distinte abbreviazioni, sigle, ecc. appaiono di seguito, ciascuna è separata dall’altra per mezzo di uno spazio. Nel caso in cui il catalogatore non sia in grado di appurare se si tratta o no di più distinte abbreviazioni, si tenga alla spaziatura proposta nel testo con l’unica normalizzazione che consiste nella regitrazione senza spazi fra le lettere quando si tratti di una serie di iniziali divise da spazi uguali (nulli, singoli o doppi non ha importanza).
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| Par M. J. P. Rabaut | 1) Par M. J.P. Rabaut [se il significato che sono in grado di stabilire è per esempio: Par Monsieur J.P. Rabaut] 2) Par M.J.P. Rabaut [se non ho idea del significato di quelle iniziali le trascrivo senza spazi intermedi perché tra ognuna di loro c’è la medesima spaziatura] |
| Par M.J.P. Rabaut | Idem come sopra |
| Par M. J.P. Rabaut | Par M. J.P. Rabaut [unica soluzione possibile: o perché so che si tratta di Monsieur J.P. Rabaut, oppure, anche non avendo idea del significato delle iniziali, perché trascrivo quel che trovo: uno spazio dopo la prima iniziale, nessuno tra la seconda e la terza] |
uso di maiuscole e minuscole -- [ISBD(A) 0.8]
In genere dovrà essere maiuscola la prima lettera della prima parola di ogni area. Le altre maiuscole dovranno seguire l’uso appropriato per la/e lingua/e usata/e nella descrizione.
Tuttavia, con la sola eccezione della prima lettera della prima parola del titolo alternativo, le lettere minuscole non sono mai trascritte come maiuscole.
La trascrizione da maiuscolo a minuscolo segue questi criteri:
Nella trascrizione da maiuscolo a maiuscolo le lettere in caratteri maiuscoli gotici J o U si trascrivono con I o V; non vanno però normalizzate in I le J in vocaboli tedeschi che ortograficamente prevedono la J. Sempre per le maiuscole gotiche, la V maiuscola ripetuta all’inizio di parola si trascrive così come compare.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| JOHANNES [in caratteri gotici] | Iohannes |
| Uenetiis [in caratteri gotici] | Venetiis |
| Jahr [in caratteri gotici] | Jahr |
| VVinton [in caratteri gotici] | VVinton |
Altro caso specifico di trascrizione dal maiuscolo al maiuscolo è quello dei cronogrammi: frasi in cui alcune lettere corrispondenti a numeri romani sono poste in evidenza per indicare una data. Queste lettere con valore numerico, nel titolo o nelle note tipografiche, si trascrivono in maiuscole.
Notare anche quel che si è detto sopra a proposito di iniziali, sigle e acronimi che, se espressi in lettere maiuscole, si trascrivono sempre in maiuscole.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| TEMPLVM OMNIVM IVDICVM ... D. LANCELLOTO CONRADO LAVDENSE IVRISCONSVLTO CELEBERRIMO, Auctore. | Templum omnium iudicum ... D. Lancelloto Conrado Laudense iurisconsulto celeberrimo, auctore. |
errori, refusi -- [ISBD(A) 0.10]
Errori o refusi si trascrivono come compaiono nella pubblicazione. Si fanno seguire — se e solo se si è sicuri che si tratti di errori e non di forme ortografiche che precedono la standardizzazione — da ! tra parentesi quadre o, se possibile, sempre tra quadre, dalla voce corretta preceduta da i.e. (che sta per id est).
| Esempio: AN 644448: refuso nell’area del titolo ma non in una sua parte significativa, quindi non si crea un accesso alla forma variante del titolo con formulazione corretta, come si potrà invece fare in altri casi dove il refuso coinvolga parole ritenute fondamentali per l’identificazione del documento (vd. sotto a proposito dell'uso del tag 246 0, punto 4; cfr. anche LASBN, es. 1.5, p. 192 e 262). |
I segni di interpunzione che indicano troncamento di parola (punto, punto e virgola, due punti, ecc.) vengono trascritti col punto. Lettere soprascritte vengono riportate sulla riga.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| Sig. | Sig. |
| Doct; | Doct. |
| Gio: | Gio. |
| Ill.mo | Ill.mo |
Si trascrive tutto come si trova, con la sola eccezione dei due punti resi, in questo caso, con un punto semplice.
| TESTO | TRASCRIZIONE |
| LCCCC | LCCCC |
| viii | viii |
| Pars I. & II. | Pars I. & II. |
| M:CCCC:LXXXII: DIE V: SEPT. | M.CCCC.LXXXII. die V. Sept. |
| XI: di Febraro. 1563. | XI. di febraro. 1563. |

Area del titolo, ecc. -- [ISBD(A) 1]
Seguendo in questo SBN, e a differenza di quanto indicato in ISBD(A), ci si tiene in questa area alla trascrizione del frontespizio (o suo sostituto): non viene introdotta una punteggiatura standard. Per quel che riguarda MARC21 e Amicus, non si usa quindi mai il codice di sottocampo b (sottotitolo), mentre il sottocampo c (indicazione di responsabilità) è utilizzato esclusivamente nei casi che seguono.
Introduciamo il codice di sottocampo c in due soli casi. Quando incontriamo un’indicazione di responsabilità che si presenti:
L’indicazione di responsabilità segue il titolo (o la parte del titolo a cui si riferisce) preceduta da spazio / spazio (in Amicus da: spazio /°c, salvo casi come quello del secondo esempio che segue). E va messa tra quadre se ricavata non dal frontespizio ma dall'interno della pubblicazione.
| Esempi: |
| 245 0 |
°aDella segretezza, all'illustriss. et eccellentiss. signore, il sig. don Giouanni de Medici
/°cScipione Ammirato In una nota 500: "Nome dell'autore in testa al front." [es. 1.33 di LASBN, p. 221 (immagine del front.) e 269]. Contrariamente a quel che capita con i libri moderni, questa è una situazione rara e va specificata in nota. Va anche sottolineato il fatto che in questo caso la dedica viene riportata nel tag 245 in quanto figura all'interno dei primi 50 caratteri (vedi la voce dediche e dedicatorie). |
| 245 0 |
°aDe republica Ebraeorum / Bonaventura Cornelius Bertramus, recensitus commentarioque illustratus opera Constant.
l'Empereur ab Oppijck In una nota 500: "Nome dell'autore in testa al front." [AN 726304]. Qui non si è fatto precedere dal codice di sottocampo c il nome posposto, in quanto precede il seguito della trascrizione del titolo. |
| 245 0 |
°aElementi della scienza civile con nuovo metodo ordinati per istruzione della gioventù, spezialmente
udinese /°c[Gaspare Vattolo] In una nota 500: "Nome dell'autore dal ritr. in antiporta e dalla dedic." [AN 710096] |
| 245 0 |
°aEsposizione di fatti, e di ragioni a favore della Camera feudale di Formigine, e Maranello contro
gli ecclesiastici de' suddetti feudi in proposito della gabella de' contratti avanti l'illustrissimo
Supremo Consiglio di Giustizia /°c[avv. Emerenzio Margini, Antonio avvocato Bosi
p. professore delle Pandette nella Università di Modena] In una nota 500: "Nomi degli autori in calce all'"Esposizione", a p. 33 (c. E1r); nelle pagine seguenti ci si riferisce al testo attribuendolo al solo Antonio Bosi." [AN 715980] |
Se invece il nome dell’autore si ricava da fonti esterne alla pubblicazione, a parte l’intestazione in un tag 100, si dovrà segnalarlo in nota ma non all’interno dell’area del titolo e della formulazione di responsabilità.
| Esempio: |
| 245 0 |
°aRiforma degl'istituti pii della città di Modena In una nota 500: "Nome dell'autore (Lodovico Ricci) da Melzi, II, p. 444 con datazione errata 1587". [AN 183015] |
titolo alternativo -- [ISBD(A) 1.1.2.4 e definizione]
La prima lettera della prima parola del titolo alternativo (seconda parte di un titolo proprio espressa in forma autonoma e introdotta da una particella disgiuntiva) è sempre maiuscola. Per il resto non si adotta alcuna punteggiatura convenzionale.
| Esempi: |
| 245 0 | °aDella politica, ouero Del gouerno di stato libri sei ... [AN 713783] |
| 245 0 |
°aProcessus informatiuus, siue De modo formandi processum informatiuum ...
[AN 707260] Le virgole che, nei due esempi, precedono ouero e siue si trovano sui frontespizi, altrimenti non sarebbero state introdotte. |
Nel tag 245 non si trascrivono le dediche che si trovano sul frontespizio ma sono estranee per composizione tipografica o senso al titolo proprio, e al di fuori dei primi 50 caratteri. Lo si segnala con i tre puntini di omissione.
Se ne dà poi notizia in nota, e questo può avvenire, a seconda dei casi, in due modi:
| Esempi: |
| 245 0 | °aDella politica, ouero Del gouerno di stato libri sei di Giusto Lipsio. Tradotti di latino in volgare, & ampliati con dottissime annotazioni dal già sig. caualier Hercole Cati gentilhuomo ferrarese. Con tre tauole ... [AN 713783] |
|
Qui i puntini di omissione stanno al posto della dedica al cardinale Pietro Aldobrandini; nelle pagine preliminari figura poi
la dedicatoria di Lodovico Cati al cardinale. Si segnalano insieme dedica sul frontespizio e dedicatoria nella nota di contenuto
505 0::
"Ded. al cardinale Pietro Aldobrandini sul front., con dedic. di Lodovico Cati alle c. a3v-a4v, dat. Ferrara 27-2-1618". (Notare anche l'uso delle abbreviazioni ded. e dedic., che stanno rispettivamente per dedica e dedicatoria). |
| 245 0 | °aDe praesumptionibus, tractatus aurei iurisconsultorum clarissimorum, D. Andreae Alciati, cum argumentis & annotationibus vtilissimis D. Ioan. Arelatani. D. Henrici Boich, D. Guidonis Papae, D. Ioannis Old. ... [AN 706973] |
| In questo caso abbiamo la dedicatoria all'interno e nessuna dedica sul frontespizio. In una nota di contenuto 505 0: "Alle c. )(2r-)(5v dedic. di N. Bassée a Friedrich Albert von Hessenburg". |
| Altri esempi: AN 716120, AN 706786. |
Dediche e dedicatorie che figurino solo all'interno del volume vanno sempre registrate all'interno della nota di contenuto 505 0.
Non si creano intestazioni secondarie ai dedicatari.
Varianti del titolo che appaiono nella pubblicazione (occhietto, colophon, intitolazione, incipit, complemento del titolo, altro frontespizio ecc.) possono essere riportate in nota. Qualora lo si ritenga utile si possono inserire come forme varianti del titolo usando il tag:
| 246 0 | per forme varianti del titolo che compaiono nel documento (antiporta, occhietto, titolo corrente, ecc.) e che si ritiene importante registrare, senza creare un'intestazione secondaria. -- [MARC21 CB, 246] |
| Esempi: |
| 246 0 |
ºaAntiquitates Romanae quadripartitae
[AN 715415]
specificando in una nota 500: Tit. dell’antiporta: "Antiquitates Romanae quadripartitae ..." oppure, come nel caso dell’AN in questione, spiegando questo secondo titolo, sempre in una nota 500, nella descrizione dell’antiporta; |
| 246 0 |
ºaCode de Catherine
[AN 644448]
specificando in una nota 500: Tit. dell’occhietto: "Code de Catherine" oppure, come nel caso dell’AN in questione, segnalando il titolo dell’occhietto all’interno della nota di contenuto 505 0. |
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Il tag 246 0 potrà anche essere usato per introdurre forme varianti che: 1) escludano una prima parte del titolo costituita dal nome dell’autore (e dai suoi titoli) al genitivo [esempi: AN 716068, AN 718691]; 2) comprendano (a differenza del titolo proprio immesso nel tag 245) la trascrizione di u, v, i e j secondo l’ortografia attualmente in uso [cfr. LASBN 1.5 e 1.8; esempio: AN 707260]; 3) svolgano entrambe le funzioni elencate ai punti 1 e 2 (esclusione nome ecc., normalizzazione di u, v, ecc.) [esempio: AN 708464]; 4) diano la forma corretta di un titolo che sul frontespizio compare con errori di stampa o refusi [cfr. LASBN 1.5]. |
Queste varianti del titolo non ripetono per intero quel che si trova nel testo (si tratti di una trascrizione normalizzata in senso moderno di u, v, i e j, oppure di una versione del titolo senza il nome preposto al genitivo, di un titolo tratto da una fonte diversa dal frontespizio, ecc.).
Lo scopo è quello di rendere reperibile il libro attraverso più accessi, e in questo caso sono sufficienti degli short titles, dove tra l'altro non è necessario segnalare omissioni e abbreviazioni con i tre puntini richiesti nell'area del titolo proprio (tag 245).
| Cfr. il frontespizio dell'AN 706701, quello dell'AN 716068 e l'antiporta dell'AN 715415 con i titoli che figurano nei rispettivi tag 246 0. |
Diverso il caso del titolo uniforme per cui a seconda dei casi si userà il tag:
| 130 | se si vuole che il titolo uniforme figuri come intestazione principale [MARC21 CB, 130; esempio: AN 81044]; |
| 240 1 | title for an item when the bibliographic description is entered under a main entry field that contains a personal (field 100), corporate (110), or meeting (111) name [MARC21 CB, 240]. |
Area dell'edizione -- [ISBD(A) 2]
Per il libro antico il concetto di edizione non è legato soltanto a variazioni del contenuto della pubblicazione. Si considerano appartenenti a quest'area anche segnalazioni di prima edizione, di rispetto di edizioni precedenti, di particolari tecniche impiegate nell'edizione specifica, di informazioni relative ai destinatari dell'edizione ecc.
Quando sul frontespizio l'indicazione di edizione è data come parte integrante di un'altra area — spesso dell'area del titolo e dell'indicazione di responsabilità — si riporta là dove appare.
Nell'area dell'edizione si trascrivono soltanto i dati che si presentano slegati grammaticalmente e chiaramente estrapolabili, in particolare:
Nel tag 250 l'indicazione di responsabilità relativa all'edizione si trascrive esattamente come si presenta, rispettandone l'ordine e la punteggiatura. Non si utilizza quindi la punteggiatura standard prevista da ISBD(A) 2.
| Esempi: |
| 250 | °aIn hac tertia impressione (Mutinensi verò secunda) multis cautelis, clausulis legalibus, & aliis additionibus auctus [AN 708464] |
| 250 | °aEditio sexta emendata, et locupletata a Christoph. Frid. Ayrmanno [AN 711732] |
| 250 |
°aNouvelle édition entièrement revue & corrigée sur la
quatrième édition anglaise, dédiée au roi d'Ang.re & ornée du portrait de
l'auteur Registrando in nota: "Sui front. la designazione "Tome premier [second]" è preceduta da form. di ed. e motto-citazione dalle Metamorfosi (I, 13): "Ponderibus librata suis"" [AN 713781] |
Area della pubblicazione, stampa, diffusione, ecc. -- [ISBD(A) 4]
tag 260
Seguiamo qui SBN e non ISBD(A), con alcuni aggiustamenti richiesti dall’uso di Amicus.
L’area della pubblicazione, stampa, diffusione, ecc. è composta da due semiaree: nella prima (sottocampi a, b, c del tag 260) si registrano i dati provenienti da frontespizio e pagine preliminari; nella seconda (sottocampi e, f, g) si inseriscono - fra parentesi tonde - quelli ricavati da colophon e parti finali.
Nelle edizioni dell’Ottocento le indicazioni relative all’editore appaiono ormai stabilmente sul frontespizio mentre capita che quelle sul tipografo si spostino dal colophon al verso del frontespizio. Questo genere di informazioni tratte dal verso del frontespizio, quando sul frontespizio stesso figuri l’indicazione di pubblicazione, viene inserito nella seconda semiarea.
Si trascrive nella seconda semiarea il contenuto del colophon anche quando coincide esattamente con quello del frontespizio.
Se le informazioni non sono tratte dal frontespizio o dal colophon ma dalle pagine preliminari o dalle parti finali lo si segnala in nota. Altre indicazioni desunte da fonti esterne si possono dare in nota ma non vanno inserite nel tag 260.
Un principio di SBN è che non si danno qui indicazioni sostitutive per elementi mancanti: ovvero nessun S.l., s.n., o s.d.
In Amicus si può immettere la sola data o anche nessuno dei tre sottocampi a, b, c, ma non si può immettere uno solo dei due sottocampi a e b lasciando vuoto l’altro. Nessun problema del genere invece per la seconda semiarea: nessuna limitazione nella compilazione dei sottocampi e, f, g.
Uniche differenze quindi rispetto alle regole di SBN saranno:
Oltre al manuale SBN(A), p. 56-64, e alla trattazione approfondita e ricca di esempi di LASBN, p. 30-90, si può consultare in rete il capitolo dedicato all'area della pubblicazione di SBN(A) Sapori.
Quelli che seguono sono esempi della casistica e del suo trattamento, da tenere come modelli anche per l’eventuale formulazione di note in area 7. Sono tratti dal mostro catalogo o da LASBN e nell'ultima colonna della tabella si dà l'Amicus number (AN, con link alle immagini del frontespizio e/o del colophon) o il il numero dell'esempio di LASBN.
| FRONTESPIZIO | COLOPHON | TAG 260 | AN o es. LASBN |
| VENETIIS, M D LXXX. Apud Franciscum Zilettum | — | Venetijs : apud Franciscum Zilettum, 1580 Notare che le due i di VENETIIS sono state rese con ij in quanto questa è la soluzione uniformemente presente nel testo; la data viene spostata e riportata come terzo elemento senza cercare di indicarne, con puntini di sospensione dopo la trascrizione del luogo di pubblicazione, l'originaria posizione. |
720582 |
| IN MODENA, Per gli Eredi di Bartolomeo Soliani Stampatori ducali | — | In Modena : per gli eredi di Bartolomeo Soliani stampatori ducali, [1787] In nota: La data di pubblicazione si ricava dalla "Conchiusione" |
183015 |
| [marca tipografica] VENETIIS MDLVI. | Venetijs apud Cominum de Tridino Montisferrati. MDLV. | Venetijs : [al segno della Fontana], 1556
(Venetijs : apud Cominum de Tridino, 1555) In nota: Marca della Fontana sul front. (Fontana : vaso sorretto da putti. Z559) |
721446 |
| M D XXXIX | Stampato in Vinegia per Giouanni Padoanno Ad instantia de Giouan Battista Pedrezano. M D XXXIX. | 1539. (Stampato in Vinegia : per Giouanni Padoanno : ad instantia de Giouan Battista Pedrezano, 1539) | 720583 |
| CREMONAE, Anno Humanae Salutis. M. D. LVIII. | CREMONAE Apud Cristophorum Draconium Typographum Cremonensem, & Petrum Bozolam, socios. Anno Domini. M. D. LVIII. | Cremonae : [s.n.], 1578 (Cremonae : apud Cristophorum Draconium typographum Cremonensem, & Petrum Bozolam, socios, 1578) | 722619 |
| Si vendono nella Libreria di Pietro Leone, all'Insegna di S. Gio. di Dio à Pasquino. In ROMA, Per Antonio de' Rossi alla Piazza di Ceri. 1709 | — | In Roma : si vendono nella libreria di Pietro Leone, all'insegna di S. Gio. di Dio à Pasquino : per Antonio de' Rossi alla piazza di Ceri, 1709 | 3.5 |
| In VIENNA, Appresso Gio: Van Ghelen. 1683. E di nuouo in Macerata, Nella Stamperia di Carlo Zenobj | — | [Macerata] : In Vienna, appresso Gio. Van Ghelen. 1683.
E di nuouo in Macerata, nella stamperia di di Carlo Zenobj In nota: Pubblicato non prima del 1683 |
3.10 |
| M. D. LIX | — | 1559 In nota: Pubblicato da Andreas Gessner, Zurigo, cfr. VD 16, D2830 |
3.19 |
| Francofurti ad Moenum per Martinum Lechler 1569 | Impensis Simonis Huteri | Francofurti ad Moenum : per Martinum Lechler, 1569
([Francoforte sul Meno] : impensis Simonis Huteri) "Se il luogo è desunto dall'indicazione di pubblicazione, cioè dall'espressione che indica l'editore, libraio, tipografo della pubblicazione o dalla marca viene indicato tra parentesi quadre, seguito da punto interrogativo, se incerto. Si utilizza la forma corrente (italiana, se esiste)." (SBN(A), 3A8) Qui il luogo tra quadre nella seconda semiarea si ricava appunto dall'indicazione di pubblicazione che segue: Simon Hüter fu attivo a Francoforte. Non è necessario specificarlo in nota. |
... |
| [marca tipografica] VENETIIS MDXCIII | Venetijs. MDXCIIII | Venetijs : [Società dell'aquila che si rinnova], 1593
(Venetijs, 1594) In nota: Marca societaria e composita sul front. (In cornice figurata, al centro, aquila su roccia in mezzo ai flutti; agli angoli, le Grazie, la sirena a due code, la gatta col topo in bocca, la salamandra; sui lati, S. Pietro, la Fortezza, la Giustizia. Motto: Renovabitur ut aquilae iuventus tua. Z140) |
3.28 |
normalizzazione dei nomi degli editori, ecc.
Alle forme normalizzate dei nomi degli editori/tipografi, considerati enti ("corporate names"), si creano intestazioni secondarie. I tag utilizzati sono il 710 0 ("inverted name": cognome, nome) o il 710 2 ("name in direct order": ditte con denominazione propria, che non coincide con il nome e cognome del proprietario).
Al nome vero e proprio inserito nel sottocampo a segue, in un sottocampo g la specificazione: editore, sempre in lingua italiana e sempre al singolare, senza porsi il problema se si tratti di editore, tipografo, o libraio. Per denominazioni generiche (quindi non nel caso di cognome e nome), si può aggiungere, in un sottocampo c la specificazione del luogo dove ha sede l'editore/tipografo.
Esempi di normalizzazione dei casi precedenti:
| 1. | 710 0 | °aPalese, Carlo,°geditore |
| 2. | 710 2 | °aSocietà tipografica,°cModena,°geditore Qui va segnalato, oltre l'uso dell'indicatore 2 ("name in direct order") al posto del più comune 0 ("inverted name"), quello del sottocampo c, utilizzato perché un nome come Società tipografica risulta generico e potrebbe rischiare di essere confuso con quello, identico, di altri editori di Roma, Napoli, Palermo, Nizza, Londra, ecc. |
| 3.1. | 710 0 | °aSesalli, Francesco - eredi,°geditore Notare il modo in cui si è deciso di inserire nella forma normalizzata del nome la specifica “eredi”: nella lingua dell’editore/tipografo e di seguito al nome di battesimo dopo spazio trattino spazio. |
| 3.2. | 710 0 | °aPerotti, Melchiorre,°geditore |
| 4. | 710 0 | °aBevilacqua, Niccolò, & c.°geditore La forma cognome, nome, & c. viene usata sempre per le società di editori/tipografi espresse come “e compagni”, “e soci”, “& c.” |
| 5. | 710 0 | °aBertano, Giovanni Antonio,°geditore |
| 6.1. | 710 0 | °aGiunta, Iacopo°b[I] - héritiers,°geditore |
| 6.2. | 710 0 | °aPenet, Hector,°geditore |
Area della descrizione fisica -- ISBD(A) 5
Per quel che riguarda MARC21 e Amicus stiamo parlando qui del tag 300.
Ci si tiene in genere a ISBD(A) 5. Notare però che:
La paginazione andrà sempre confrontata con la segnatura per vedere se tutto quadra: in caso contrario bisognerà stabilire come mai i conti non tornano (errori di numerazione o altro). Per questi conteggi ci si serve di un'apposita tabella segnature/carte.
Per quel che riguarda eventuali illustrazioni, se si riducono al solo ritratto, o al frontespizio inciso, o all’antiporta, o se, anche numerose, sono tutte dello stesso genere, nel sottocampo b si segnala direttamente il tipo di illustrazione con l’abbreviazione adeguata al posto del generico ill.
| Esempi: |
| 300 | ºa[32], 566 [62] p. :ºb1 ritr. ;ºc4°
[AN 716068] Essendoci solo uno il ritratto, lo si indica già in questo campo. Se invece si trattasse di una pubblicazione che comprende vari ritratti, e i ritratti fossero l'unico tipo di illustrazione presente, avrei scritto solo ritr., o avrei potuto riportarne il numero, per esempio: 24 ritr. Se a questi ipotetici 24 ritr. si fossero aggiunti un'antiporta e due carte geografiche, nel sottocampo b avrei lasciato il generico ill., spiegando poi in una nota 500 di che cosa si trattava. |
| 300 | ºa309, [27] p. :ºbfront. calcogr. ;ºc24° [AN 715199] |
| 300 | ºa[8], 453, [15] p. :ºbantip. ;ºc24° [AN 715415] |
Quando nel sottocampo b del tag 300 si registrano ill. (o altro di più specifico), ricordarsi di selezionare nella seconda schermata del tag 008 (a cui si accede, dalla prima, cliccando su "Other fields") la voce Illustrations al n. 18 del menù a tendina settato per default su No illustration. Si potrà poi aggiungere ai nn. seguenti della stessa schermata la specificazione del tipo di illustrazione, se il materiale che ci si trova a catalogare corrisponde a una delle voci del menù che seguono No illustration e Illustrations, ovvero: Maps, Portraits, Charts, Plans, Plates, Coats of arms, Genealogical tables, ecc.
Andrà poi compilata una nota 500 con ulteriori informazioni su queste illustrazioni (vd. sotto).
ordine delle note
La successione delle note dovrà seguire l’ordine seguente:
| ordine | tag | tipo di nota |
| 1. | 500 | nota della formula collazionale (segnatura) |
| 2. | 500 | note sulle caratteristiche della stampa (caratteri, decorazioni, testo su più di due colonne, stampa in rosso e nero, ecc.) |
| 3. | 500 | note sull'area del titolo e dell'indicazione di responsabilità | 4. | 500 | note sull'area dell'edizione e sulla storia bibliografica della pubblicazione |
| 5. | 500 | note sull’area della pubblicazione, stampa o distribuzione ecc. |
| 6. | 500 | note sulla numerazione e la segnatura (principalmente errori nella numerazione delle carte, pagine, colonne, e nella loro segnatura) |
| 7. | 500 | note sulle illustrazioni, escluse quelle riguardanti eventuali marche tipografiche, che rientrano nell’ambito delle note sull’area della pubblicazione, stampa o distribuzione ecc. (qui al punto 5) |
| 8. | 505 0 | note di contenuto |
| 9. | 510 4 | riferimenti bibliografici (+ codice identificativo SBN) |
Le uniche note che dovranno essere sempre presenti sono quelle ai punti 1-2.
In Amicus si procede in genere all’immissione di un tag specifico per ognuno dei gruppi di note elencati sopra. Casi particolari quello delle note sulle caratteristiche della stampa, e delle note sulla numerazione e la segnatura dove si dovrà immettere un tag 500 non per l'intero gruppo ma per ognuno degli elementi che lo compongono (uno per i caratteri, uno per iniziali e fregi, ecc. — uno per la numerazione e uno per la segnatura). Per esempio:
| AN 710096. |
| 500 | Segn.: *4(±*1,*4) a-b4 c1 A-2X4 2Y6(-2Y6) |
| 500 | Cors. ; rom. |
| 500 | Iniziali e fregi xil. |
| 500 | Nome dell'autore (Gaspare Vattolo) dal ritr. in antiporta e dalla dedic. |
| 500 | Antiporta calcogr. firmata "Antonio Baratti scul." con ritr. dell'autore; vignetta xil. sul front. (bouquet di fiori in cornice decorativa); riquadro calcogr. con stemma di Udine in testa alla dedic. |
| 505 0 | Alle c. *2r-*4v dedic. dell'autore ai "deputati" Augusto Conti, Carlo Fabrizi, Carlo Della Torre, Prospero Antonini, Paolo di Spilimbergo, Pietro Enrico di Prampero, Giacomo Cicogna e "al magnifico Maggior Consiglio della città di Udine" |
| [Qui sono state compilate le note che nell'elenco dato sopra corrispondono ai nn. 1, 2, 3, 7 e 8. Le nn. 1-2 sono, come si è detto, sempre richieste; una nota come quella che spiega l'intestazione principale al nome dell'autore che non figura sul frontespizio è anch'essa necessaria; la nota sulle illustrazioni può essere, a seconda delle scelte della biblioteca, più o meno sintetica, ma illustrazioni che non si riducano a iniziali e fregi xilografici andranno comunque segnalate.] |
particolarità e esempi dei vari tipi di note
1. La segnatura viene sempre registrata, e sarà immessa come prima nota in un tag 500. Ci si tiene qui a una serie regole e convenzioni che riguardano: la registrazione della formula collazionale; la trascrizione in Amicus dei caratteri speciali più comuni nelle segnature; la tecnica citazionale a cui fare riferimento per rinvii, nell’area delle note, a specifiche pagine del documento catalogato.
| Esempi: |
| 500 |
°aSegn.: A-K8 (K6-K8 bianche) AN 716431. La nota è come sempre introdotta da Segn.: a cui segue la formula vera e propria e, quando come in questo caso si devono segnalare delle carte bianche, una nota finale tra tonde. |
| 500 |
°aSegn.: [stella]4 [croce]6 A-3D6 3E8 [fiore]-2[fiore]6 AN 707406. Il secondo fascicolo ha come segnatura una croce di Malta; non essendo necessario distinguerla da croci di altro tipo usate per la segnatura del libro basterà, per individuare il fascicolo, [croce], senza ulteriori specificazioni. Essendo l’ultimo fascicolo segnato con un doppio fiore, viene chiamato 2[fiore], come un fascicolo con segnatura Aa sarebbe citato nella formula con 2A. |
| 500 |
°aSegn.: [pi]2([pi]1+[croce]1.2) A-3G6 3H4 a-d6 e8 (3H4 bianca) AN 707412. Qui in un primo fascicolo non segnato di due carte è stato inserito un fascicolo di due carte coerenti segnato con una croce. |
| 500 |
°aSegn.: [pi]2 ):(6 2):(8 A-3O8 3P4 (2):(8 bianca) AN 710617. Nei fascicoli preliminari, dopo quello iniziale non segnato di due carte, è usata una segnatura data da due tonde con i due punti in mezzo. Trattandosi di caratteri presenti sulla tastiera, si trascrivono così come si trovano. Le prime quattro carte di ):( recano una segnatura che non corrisponde alla reale composizione del fascicolo (qui non si tratta di un errore ma della scelta di presentare queste carte come un tuttuno con il frontespizio a c. [pi]2r). Lo si segnala nella nota su numerazione e segnatura: Le c. ):(1-):(4 sono segnate erroneamente ):(2-):(5. |
La formula collazionale, una volta registrata, andrà poi confrontata con la paginazione nell'area della descrizione fisica per vedere se tutto quadra; in caso contrario bisognerà stabilire come mai i conti non tornano (errori di numerazione o altro). Per questi conteggi ci si serve di un'apposita tabella segnature/carte.
2. Per le note sulle caratteristiche della stampa, si tenga presente che se ne compilerà una per ogni elemento, e che l'ordine di immissione deve essere il seguente: caratteri, iniziali e fregi, colonne (più di due), frontespizio (e eventualmente testo) stampato in rosso e nero, frontespizio in cornice xil./calcogr. o frontespizio xil./calcogr.
Quando nello stesso testo sono usati più caratteri, vengono indicati, abbreviati, in ordine alfabetico, separati da spazio puntevirgola spazio.
Il termine generico fregi xil. è usato se nel documento sono contemporaneamente presenti vari tipi di decorazioni (per esempio testatine, finalini o altro) oppure, nel caso di fregi dello stesso genere (per es. tutte testatine o tutti finalini), quando ne sia comunque presente più d'uno; nel caso si abbia uno solo di questi elementi lo si indica in modo specifico: testatina xil., o finalino xil.. (non: fregio xil.).
| Esempi: |
| 500 | °aCors. ; rom. |
| 500 | °aIniziale e finalino xil. |
| 500 | °aCors. ; rom. |
| 500 | °aLettera guida e iniziale xil. |
| 500 | °aCors. ; gr. ; rom. |
| 500 | °aIniziali xil. |
| 500 | °aCors. ; rom. |
| 500 | °aIniziali e fregi xil. |
| 500 | °aCors. ; got. ; gr.; rom. |
| 500 | °aIniziali xil. |
| 500 | °aCors. ; gr. ; rom. |
| 500 | °aIniziali e fregi xil. |
| 500 | °aTesto su tre colonne |
| 500 | °aCors. ; rom. |
| 500 | °aIniziali e fregi xil. |
| 500 | °aFront. stampato in rosso e nero |
3. Note sull'area del titolo e dell'indicazione di responsabilità.
| Esempio: |
| 500 | °aIl nome del curatore Gregorius Samutholanus (Grzegorz Snopek) figura alla c. A1r [AN 716784] |
Altri esempi si sono visti sopra, a proposito di indicazioni di responsabilità. Per dare un'idea della casistica, ne aggiungiamo alcuni tratti da SBN(A) Sapori:
|
Il tit. si ricava dall'explicit Tit. dell'intitolazione Le iniziali dell'autore sono rappresentate sul front. da note musicali In un caso del genere, nel tag 245 le iniziali dell'autore sarebbero date tra parentesi quadre. |
Si segnalano qui anche le dediche che figurano sul frontespizio ma sono state omesse dal tag 245, quando nelle pagine seguenti non figuri una dedicatoria (caso nel quale dedica e dedicatoria si registrano insieme in una nota di contenuto).
4. A proposito di note sull'area dell'edizione, ecc., che andranno inserite in un tag 500, alcuni esempi tratti da SBN(A) Sapori:
|
Il numero dell'edizione è rappresentato da due quadratini Nella formulazione di edizione riportata in area 2, nel tag 250, la cifra corrispondente a questi quadratini sarà data seguita da un punto e tra parentesi quadre (per es. due quadratini seguiti da "edizione" vengono resi con "[2.] edizione"). Indicazione di edizione dal colophon [o dalla prefazione etc.] In casi del genere la formulazione di edizione riportata in area 2, nel tag 250, sarà data tra parentesi quadre. Emissione con nuovo frontespizio e altro materiale preliminare dell'edizione di Giolito del 1558 |
5. Le note sull’area della pubblicazione, stampa o distribuzione, ecc. comprendono, quando richiesto, precisazioni sulle fonti delle informazioni riportate in area 4 (tag 260).
Eventuali notizie su marche tipografiche vanno date segnalando dove si trovano e, tra parentesi tonde, una breve descrizione (non più di 160 caratteri) seguita, se possibile, dalla citazione standard di almeno un repertorio dove la marca in questione sia registrata. Se descrizione e citazione del repertorio figurano in forma normalizzata nell'Indice SBN si riprendono alla lettera; quando si ritenga di dover correggere la descrizione di SBN si segnalerà la correzione apportata a Andrea che terrà qui in appendice un elenco di queste modifiche alle descrizioni SBN delle marche.
In questa nota si inseriscono anche eventuali notizie riferite a pubblicazione, stampa, ecc. dell'opera tratte da fonti esterne.
Non si registrano invece in alcun modo generiche indicazioni, sul frontespizio, di privilegio e/o licenza di stampa. Mentre testi o estratti di licenze, imprimatur, privilegi che figurino all'interno (in genere nei fascicoli preliminari, o anche in fine) si segnalano nella nota di contenuto.
| Esempi: |
| 500 | °aData di pubblicazione dalla "Conchiusione" [AN 183015] |
| 500 | °aMarca sul front. (giglio) [AN 715860] |
| 500 | °aMarca sul front. (Cicogna che nutre il suo piccolo, in cornice figurata. Motto: Pietas homini tutissima virtus. Z344) [AN 715706] |
| 500 | °aMarca sul front. (La Fortezza, figura femminile in piedi con colonna spezzata, in cornice figurata. Motto: Materiam superat opus. V281 - Z562) [AN 715629] |
| 500 | °aMarca sul front. (Stemma di Modena. V117); ultimi fascicoli stampati dopo la data di pubblicazione che figura sul front. [AN 707772] |
| 500 |
°aMarca di ....... in testa al front. (Un bambino con due gigli in mano
cavalca una tartaruga. Cfr. V116 - Z164); data di pubblicazione dalla dedic. "Alli lettori"
[AN 708419] Notare che qui il rinvio ai repertori non identifica una riproduzione della stessa versione della marca che figura sul nostro front. ma soltanto immagini che si citano come termine di confronto: proprio per questo la citazione nella forma codificata V116 - Z164 viene introdotta da Cfr. |
| 500 | °aMarca sul front. (Mercurio volante con un piede sul globo, in cornice figurata. Motto: Caelo demissus ab alto. Z836) [AN 706701] |
6. Le note sulla numerazione e segnatura, che
si riducono in genere alla registrazione degli errori nella numerazione delle pagine, carte o colonne, e nella
loro segnatura, vanno distinte in due diversi tag 500.
Errori di numerazione vanno segnati in dettaglio se si coinvolgono due o tre c./p./col o specifici gruppi:
Omesse nella numerazione le c./p./col. ***-***
Ripetute nella numerazione le c./p./col. ***-***
Altrimenti: Alcuni / Diversi / Frequenti errori nella numerazione delle c./p./col.
| Esempi: |
| 500 | °aFrequenti errori nella numerazione delle c. |
| 500 | °aLa c. [chi]1 è segnata erroneamente *5 |
| 500 | °aErrore di numerazione da c. S8r (298 anziché 287) con aggiustamento a c. Y1r |
| 500 | °aErrori di numerazione al fasc. H |
| 500 | °aAlla p. 102 segue la 107 e vengono mantenute fino alla fine quattro cifre in più rispetto alla numerazione reale |
7. La formulazione delle note sulle illustrazioni (escludendo le marche tipografiche, segnalate tra le note che riguardano l'area della pubblicazione) potrà essere più o meno sintetica, a seconda delle decisioni prese riguardo a ogni specifico fondo. In presenza di illustrazioni che non si riducano a iniziali, testatine e finalini, marche tipografiche, resta comunque l'obbligo per il catalogatore di segnalarne qui la presenza e di intervenire sul tag 008 come indicato sopra.
| Esempi: |
| 500 | °aRitr. calcogr. dell'autore sul verso del front. [AN 716225] |
| 500 |
°aGrande riquadro calcogr. sul front., sottoscritto "Giovanni Florimi fecit":
stemma del dedicatario Camillo Borghese
sormontato da cappello ecclesiastico retto da un angelo; ai lati siedono la Prudenza, con il serpente e lo
specchio, e la Fortezza che poggia il piede sinistro sulla testa di un leone accucciato sotto di lei, mentre tra le braccia
regge una colonna su cui si legge: "Pondere firmior". - Xil. a piena pagina a c. H4v con impresa
dell'Accademia degli Intronati (Zucca contenente sale sormontata da due pestagli. Motto: Meliora latent)
[AN 715614] o volendosi tenere a una formulazione più sintetica: °aRiquadro calcogr. sul front., firmato da Giovanni Florimi: stemma del dedicatario Camillo Borghese, la Prudenza e la Fortezza . - Xil. a piena pagina a c. H4v con impresa dell'Accademia degli Intronati dove si guadagna in semplicità mentre si perdono possibilità di accesso al documento: motti, nomi degli attributi di Prudenza e fortezza, ecc. — tutti elementi ricercabili come note keywords. |
| 500 |
°aFront. calcogr. sottoscritto "Gio. P. Bianco Fec.": ritr. dell'autore nel tondo
in alto al centro sostenuto da Ercole e Minerva, i quali si reggono su due colonne di armi che compongono
i lati destro e sinistro della cornice all’interno della quale sono titolo e note tip.
[AN 706953] Possibile anche qui una versione sintetica: °aFront. calcogr. sottoscritto "Gio. P. Bianco Fec." con ritr. dell'autore, Ercole e Minerva Notare che quando, come in questo caso, il nome dell'incisore è dichiarato, o comunque noto, va inserito nell'archivio dei nomi creando un'intestazione secondaria, e qualificandolo nel sottocampo e come ill. (ovvero illustratore: qualifica usata per l'incisore come anche per chi eventualmente abbia ideato l'immagine lasciandone poi a altri l'esecuzione su legno o su metallo in vista della stampa). La descrizione della marca tipografica non figura qui in quanto già data in una'altra nota dedicata all'area della pubblicazione: Marca al centro del lato inferiore della cornice sul front. (gatto .........). |
8. Note di contenuto possono essere introdotte per segnalare: dediche, dedicatorie, privilegi di stampa, imprimatur, elenco delle opere contenute nella pubblicazione, ecc.
Vengono registrate qui tutte le dediche e dedicatorie che non si trovano sul frontespizio. Le dediche che figurano sul frontespizio e che sono state omesse dal tag 245 vengono registrate nella nota sull'area del titolo e dell'indicazione di responsabilità quando non siano seguite nelle pagine preliminari da una dedicatoria. Altrimenti si segnalano anch'esse nella nota di contenuto.
Per dedicatorie, privilegi, imprimatur, registrando la data di seguito al luogo lo si fa nella forma giorno-mese-anno, tutto in numeri arabi.
| Esempi: |
| 505 0 | °aDed. a Cosimo I de' Medici sul front., con dedic. dell'autore alle c. [croce]2r-[croce]4v, dat. Pisa 27-4-1563; a c. [croce]1v: "Pagani Paganii Licinianensis impares versus. In haec Commentaria" [AN 716120] |
| 505 0 | °aContiene: "Discorso sopra la necessità ed i mezzi di sopprimere le pene capitali. Del sig. de La Madaleine"; "Discorso sulla umanità dei giudici nell'amministrazione della giustizia criminale"; "Dei mezzi di risarcire l'innocenza ingiustamente accusata e punita"; "Articolo decimo contenuto nell'istruzione data per formare il codice della Russia"; "Editto dell'attual regnante di Svezia per togliere gl'infanticidj, e le pene destinate alle fanciulle, ed ai loro parti"; "Pareri di celebri autori francesi sopra i diffetti [sic], e sugli abusi della giurisprudenza criminale ...". A c. P10r licenza di stampa concessa dai Riformatori dello Studio di Padova a Carlo Palese, dat. 20-9-1787 [AN 83090] |
9. Per i riferimenti bibliografici, ovvero note di rinvio a repertori ecc. dove sia descritta la pubblicazione che si cataloga, ci si dovrà tenere a una serie fissata di Abbreviazioni — le stesse che andranno usate a questo scopo anche nelle altre note.
I dati vanno inseriti nel tag 510 4. Il codice di sottocampo c che dovrebbe introdurre la "location within source" non viene qui utilizzato e, contrariamente a quanto previsto da MARC21, si registreranno in un'unica nota i vari repertori, preceduti dalla voce Riferimenti:, separati tra loro da puntevirgola e spazio.
Al codice identificativo SBN, quando il documento risulti già catalogato in Indice, si dedica un'apposita nota 510 4 che si aggiunge all'eventuale altra nota dello stesso genere comprendente tutti gli altri repertori.
Quando il repertorio comprende schede numerate si cita direttamente il numero della scheda, altrimenti quello del volume in cifre romane — nel caso di un'opera in più volumi senza una paginazione continua — e di pagina (o di colonna), preceduto quest'ultimo dalla normale abbreviazione p. (o col., nel caso di colonne).
| Esempi: |
| 510 4 |
ºaRiferimenti: EGA, II***, p. 1047; Milano, p. 255 |
| 510 4 | ºaSBN UBOE\041359 |
| [AN 183011] |
| 510 4 | ºaRiferimenti: Sapori, 2983 |
| 510 4 | ºaSBN MILE\003380 |
| [AN 720584] |
| 510 4 | ºaSBN PUVE\001419 |
| [AN 721802] |
Area dell'impronta -- ISBD(A) 8
Le regole per la rilevazione sono quelle fissate in Fingerprints = Empreintes = Impronte. – Paris : Institut de recherche et d’Histoire des textes, 1984 (trad. it. a cura dell’ICCU nelle fotocopie fornite a tutti i partecipanti al progetto).
Il tag Amicus da utilizzare è lo 024 8. L’unico sottocampo usato, a parte il caso delle opere in più volumi, è l’a iniziale.
| Esempi: |
| 024 8 | °ao,ma fana a-er v'pr (3) 1618 (A) |
| 024 8 | °ac.m, usnt b-in idex (3) 1653 (R) |
| 024 8 | °am.ue u.u, i-r- siba (3) 1688 (R) |
Per le opere in più volumi (nel caso che la descrizione di più parti o volumi sia compresa in un unico documento) un tag 024 8 per ogni volume, usando alla fine dell’impronta il sottocampo d per inserire il numero del volume, o della parte.
| 024 8 | °ae-n- 4040 edin qupr (3) 1594 (R)ºd1 [per il 1° vol.] |
| 024 8 | °as.s, 26i. 8.u- ille (3) 1594 (R)ºd2 [per il 2° vol.] |
Una pubblicazione si considera divisa in parti quando a seguito di un primo testo sono contenute una o più opere:
(LASBN, p. 121)
Quando venga a mancare una di queste tre componenti, non si ha una descrizione in parti.
È prevista una descrizione a livelli, come per le opere in più volumi, per casi particolarmente complessi: numero elevato di parti, necessità di una loro descrizione approfondita (per esempio quando se ne verifichi un'esistenza anche come unità indipendenti), ecc. Ma di questi casi non ci occupiamo qui avendo rinviato a un momento successivo tutta la questione delle opere in più volumi e della catalogazione a livelli.
Nella maggior parte dei casi si avrà il trattamento a un solo livello, con caratteristiche specifiche nella descrizione che sono le seguenti:
Esempio: 2 pt. ([100], 776; 50, [2] p.) : ill. ; fol.
Esempio: Segn.: [pi esp.][alpha]4 [beta]6 [alpha]-[zeta]6 [eta]4 A-2S62T4; A-C6 D8
Esempio: Pt. 2: Petri Andreae Matthioli Senensis serenissimi principis Ferdinandi archiducis Austriae &c. medici, Apologia aduersus Amathum Lusitanum cum censura in eiusdem enarrationes

Note di copia
È importante ricordarsi, prima di passare alle notizie sulla/e copia/e, di compilare il tag 850 con il codice della biblioteca. Una volta cliccato su “holdings” e scelto di inserire una nuova copia, si registrano alcuni dati: escluso dal prestito, catalogato, no ILL; eventuale n. d’inventario; collocazione.
Cliccando su “copy notes” si accede alle note di copia e, aggiungendone, il sistema presenta l’elenco dei vari tipi di note.Quelle usate per i libri antichi sono tre: public note, ownership and custodial history, action note.
La public note è usata per la descrizione di diverse caratteristiche dell'esemplare (legato con, mancanze, errori nella sistemazione dei fascicoli, legatura e altri elementi dell'aspetto esterno del libro, immagini colorate a mano) e viene ripetuta tante volte quante sono queste diverse caratteristiche che vanno segnalate.
ordine delle note di copia
L'ordine di presentazione delle note di copia è il seguente:
| 1. | public note | segnalazione di più opere legate insieme in un unico volume |
| 2. | public note | mancanze (esemplari mutili, opere in più volumi scomplete) |
| 3. | public note | errori nella sistemazione dei fascicoli, o di eventuali tavole, da parte del legatore |
| 4. | public note | dati sulla legatura e altri elementi che riguardano l’esterno del libro, come per esempio titoli manoscritti sul dorso o sui tagli |
| 5. | public note | immagini colorate a mano (frontespizio, tavole, altre illustrazioni) |
| 6. | ownership and custodial history | registrazione di note di possesso manoscritte, timbri, ex- libris, vecchie collocazioni; altre note, sottolineature e segni manoscritti, separati dalle informazioni su note e timbri di possesso ecc. da punto spazio trattino spazio; |
| 7. | action note | nota sullo stato dell’esemplare, che va compilata solo quando ci sia qualcosa di particolare da segnalare: legatura o carte variamente danneggiate, o restaurate; la descrizione dello stato della legatura va staccata da quella dell’interno (ovvero delle pagine, della carta) con punto spazio trattino spazio. |
L’unica nota che sarà sempre presente è quella con i dati sulla legatura o, eventualmente, sulla sua assenza. Fanno eccezione le opere legate insieme a altre in un unico volume, la cui legatura viene descritta nelle sole note di copia della prima opera della serie (vedi l'ultimo gruppo di esempi tra quelli che seguono).
particolarità e esempi dei vari tipi di note di copia
1. Quando si hanno più opere legate insieme in un unico volume viene immessa una public note che figura come prima della serie.
Quelli che seguono sono i dati immessi in questa nota per tre opere legate insieme negli esemplari posseduti dalla B.U. giuridica.
| Esempi: |
| p.n. | Legato con: P. Loriot, "In vsus feudorum commentarius ...", Coloniae Agrippinae : apud Ioannem Birckmannum, 1567; G. Garzoni, "De foeminis ad feuda recipiendis vel non. ...", Ferrariae : excudebat Victorius Baldinus, 1581 [K 726780] |
| p.n. | Legato con: G.B. Caccialupi, "Docta & elegans repetitio in c. de feudi cognitione ...", Coloniae : apud Ioannem Birckmannum, & Theodorum Baunium, 1571; G. Garzoni, "De foeminis ad feuda recipiendis vel non. ...", Ferrariae : excudebat Victorius Baldinus, 1581 [K 726942] |
| p.n. | Legato con: G.B. Caccialupi, "Docta & elegans repetitio in c. de feudi cognitione...", Coloniae : apud Ioannem Birckmannum, & Theodorum Baumium, 1571; P. Loriot, "In vsus feudorum commentarius ...", Coloniae Agrippinae : apud Ioannem Birckmannum, 1567 [K 726952] |
2. In un'altra public note si segnalano le mancanze dell'esemplare.
| Esempi: |
| p.n. | Manca la tav. 5 [K 726659] |
3. Una nuova public note per registrare errori e irregolarità nella disposizione dei fascicoli e di eventuali tavole da parte del legatore.
| Esempi: |
| p.n. | La terza c. di tav., tra le p. 26 e 27, è data in due copie, una di seguito all'altra [K 726002] |
4. Nella descrizione della legatura ci si tiene a uno schema che comprende, divisi tra loro da un punto, gli elementi strutturali (n. 1-4 dello schema seguente) seguiti da quelli decorativi opera del legatore (5-7) e infine da quelli mss. (8). La punteggiatura che divide qui ogni numero dell'elenco dal successivo (punto tra 4 e 5 e tra 7 e 8, puntevirgola in tutti gli altri casi) è quella che andrà inserita nella nota:
(Per la terminologia adottata riferirsi al glossario che figura qui tra le appendici.)
La descrizione potrà essere più o meno completa a seconda delle scelte fatte per ogni specifico fondo, ma l’ordine degli elementi che si decide di includervi dovrebbe rispettare la successione stabilita. Per legature moderne e recenti la descrizione si limita al punto 1, eventalmente integrato dall’8 nel caso di titoli manoscritti sui tagli o sul dorso.
Notare che, per quanto riguarda la decorazione dei piatti e/o del dorso, al punto 1 se ne segnala solo l'eventuale presenza, mentre la sua descrizione si fa seguire (punto 5) a quella degli elementi strutturali.
I dati andranno inseriti, ancora una volta, in una public note.
| Esempi: |
| p.n. | Leg. coeva in pergamena rigida (mm 260 x 200 x 19); dorso liscio; capitelli blu su pelle allumata passante. Sul dorso tassello in pelle con cornice, nome dell'autore e tit. impressi in oro; tagli spruzzati in rosso; segnalibro in seta verde [K 725791] |
| p.n. | Leg. coeva in pelle marrone (mm. 199 x 132 x 40); dorso a cinque nervature; capitelli nocciola. Sul dorso comparti con decorazioni impresse in oro, tassello in pelle con A., tit. e cornicetta in oro; labbro decorato; tagli spruzzati in rosso e nero [K 725815] |
| p.n. | Leg. recente in mezza pelle (mm 159 x 106 x 18) [K 719343] |
| p.n. |
Leg. coeva in pergamena rigida decorata a secco (mm 165 x 110 x 45); dorso a tre nervature
appena rilevate su nervi in pelle allumata passante; capitelli greggi su pelle allumata
passante; brevi risvolti al taglio-davanti. Piatti inquadrati da doppio filetto; sul dorso
cinque fascette ornate con motivo a catena racchiuso tra doppi filetti
in corrispondenza dei tre nervi, al piede e appena al di sotto della testa;
tagli colorati in verde. Sul dorso tit. e A. mss. a penna
con inchiostro scuro; sul taglio-davanti ms. in rosso: "CXX"
[K 728257]. Si è specificato qui il colore degli inchiostri usati sul dorso e sul taglio proprio perché tra loro diversi. Normalmente non sarà necessario aggiungere specificazioni al semplice: Sul dorso (e/o sul taglio-piede / taglio-testa) A. e tit. mss.. |
| p.n. |
Leg. coeva in pelle marrone al dorso e verde sui piatti (mm 272 x 2217 x 31); dorso a cinque nervature;
capitelli greggi e rossi. Decorazione in oro: sui piatti cornice composta da un semplice filetto ondulato,
ornata agli angoli interni da un fregio floreale; al centro dello specchio placchetta circolare con arabesco
di iniziali sormontato da una corona; sul dorso, tassello rosso in pelle con impresso il tit.
al secondo compartimento, in tutti gli altri fiore centrale con motivo fitomorfo ripetuto agli angoli
e cornicette; labbro decorato con lo stesso filetto ondulato usato per la cornice dei piatti. Sguardie
in carta marmorizzata monocroma del tipo caillouté-veiné con venature e macchie bianche
su fondo azzurro cupo; tagli marmorizzati in rosa, azzurro e bianco; segnalibro in seta bianca
[K 731601] Descrivendo la decorazione in modo abbastanza dettagliato, tra la parte che riguarda la coperta e quella riferita a altri elementi (sguardie, tagli, segnalibro) si è introdotto un punto invece del solito puntevirgola per ragioni di chiarezza espositiva. |
| p.n. | Leg. ottocentesca in carta decorata su cartone (mm 209 x 133 x 26); dorso liscio su tre nervi; senza capitelli. Per la coperta utilizzata carta spugnata con fondo ocra giallo-bruna e motivi su una tonalità più scura; sul dorso tassello rosso in pelle con A., tit. e cornicetta impressi in oro; segnalibro in seta azzurra [K 732787] |
5. Ultima possibile public note quella in cui si segnalano immagini colorate a mano.
| Esempi: |
| p.n. | Le 3 c. di tav. sono colorate a mano [K 726632] |
6. Note e timbri di possesso, insieme a altre note manoscritte, segni e sottolineature si registrano in una nota di ownership and custodial history. Le informazioni sul possesso e quelle sulle altre note sono separate da punto spazio trattino spazio.
| Esempi: |
| own. | Sul piatto ant. cartellino a stampa: "Librairie antiquaire de E. Sarasino - Modena (Italie)"; sul front. timbri dell'IGS e dell'IG, vecchia collocazione della biblioteca ms.: "4 A 27". - Frequenti note e sottolineature mss. [K 725010] |
| own. | Sul piatto ant. ms.: "Al E. G.B. de Toni dona G. Ter[...?]"; sul front. timbro a inchiostro rosso: "Dono prof. G.B. De Toni", timbri HRBM e USMIOB, timbro con vecchia collocazione della biblioteca: "Libreria H. 23" e ms.: "n. 1998 invent. governo". - Rari segni mss. a matita rossa [K 726003] |
| own. | Sul risguardo ant. cartellino BGCUM-Dono Raisini; sul front. timbri del censore ecclesiastico e civile, timbri dell'IGS e dell'IG; sul dorso cartellino della Biblioteca dell'IG con vecchia collocazione: "Raisini 4-C 21" [K 732787] |
7. L'ultimo gruppo di note di copia è quello sullo stato dell'esemplare, registrato in una action note. Le notizie che riguardano la legatura vanno separate da quelle sulle carte da punto spazio trattino spazio.
| Esempi: |
| a.n. | Mediocre lo stato di conservazione della leg. con perdita di lembi di pelle alle due estremità del dorso, estese nella parte inferiore agli angoli interni dei piatti; abrasioni sui piatti; quasi completamente scomparso l'oro delle decorazioni. - Fori di tarli ai risguardi, alle c. di guardia e al fasc. *; carte brunite ai fasc. *, I, O, V-X, Z, 2B [K 725815] |
| a.n. | Brossura logora, senza dorso. - Carte brunite [K 726632] |
| a.n. | Il cartone della coperta è logoro, con strappi al dorso, agli angoli e al piede [K 726659] |
* * * * * * * * * * * *
| Esempi della serie completa di note di copia per alcuni documenti: |
| copia 708563 (AN 706941) |
| public note | Manca la c. y6 (bianca) |
| public note | Leg. recente in mezza pelle (mm 311 x 224 x 29) |
| ownership and custodial history | Sul front. timbri dell'IGS e dell'IG. - Note e sottolineature mss. |
| copia 725791 (AN 720883) |
| public note | Leg. coeva in pergamena rigida (mm 260 x 200 x 19); dorso liscio; capitelli blu su pelle allumata passante. Sul dorso tassello in pelle con cornice, nome dell'A. e tit. impressi in oro; tagli spruzzati in rosso; segnalibro in seta verde |
| ownership and custodial history | Sul risguardo ant. cartellino a stampa OBCUM-1879 con inv. 32; sul front. timbro ovale CUMOB; all'occhietto timbro tondo USMIOB; sul piatto e sulla c. di guardia ant. ms.: "A 78" |
| copia 726659 (AN 721786) |
| public note | Manca la tav. 5 |
| public note | Leg. cartonata probabilmente coeva (mm 272 x 209 x 8) |
| ownership and custodial history | Sul piatto ant. dedica ms. non decifrata; sul risguardo ant. cartellino OBCUM-1879 con inv. 112 e cartellino successivo IdOB con inv. 959; sul front. timbro ovale CUMOB e timbro tondo USMIOB; sul dorso cartellino: "272" |
| action note | Il cartone della coperta è logoro, con strappi al dorso, agli angoli e al piede |
| copia 723395 (AN 719000) |
| public note | Leg. recente in mezza pelle (mm 179 x 129 x 44). Sul taglio-piede A. e tit. mss. |
| ownership and custodial history | Sul front. antica nota di possesso cancellata, altra successiva illeggibile nel cognome coperto da timbro dell'IGS ("Luigi [...?"]); presenti anche timbro dell'IG e vecchie collocazioni: "Sala Triani - Pancone I-108" (cancellata), "9-K-144". - Sottolineature mss. |
| action note | Foro di tarlo all'angolo superiore interno dei fasc. I-M |
| copia 723468 (AN 719025) |
| public note | Leg. moderna in mezza pelle (mm 237 x 176 x 21) che comprende all'interno precedente leg. in pergamena floscia; sul taglio-piede A. e tit. mss. |
| ownership and custodial history | Sul piatto ant. dell'antica leg. in pergamena cartellino a stampa: "Librairie Antiquaire de E. Sarrasino - Modène (Italie)"; sul front. timbri dell'IGS e dell'IG. - Note e sottolineature mss. |
| action note | Mancanze restaurate senza perdite nel testo alle c. *1-2 e a2v; fori di tarlo nei fasc. iniziali e finali |
| copia 724073 (AN 719470) |
| public note | I fasc. a-m sono stati erroneamente sistemati tra [croce] e A, mentre il registro indica che dovevano seguire 2M |
| public note | Leg. recente in mezza pelle (mm 211 x 164 x 34) |
| ownership and custodial history | Sul front. timbri dell'IGS e dell'IG, vecchie collocazioni mss.: "sala Triani - Pancone I 80" (cancellata), "9-K-76" |
*
| Esempi di opere legate insieme in un unico volume (notare che la descrizione della legatura viene data solo per la prima opera della serie): |
| copia 722915 (AN 718716) |
| public note | Legato con: "Petri Rebuffi Vtilissima c. postulastis de clerico excommunicato ministrante repetitio ...", Nouariae : apud Franciscum Sesallum, 1574; "Benedicti Pescionii ... Commentaria ad titulum Institut. de obligation. ...", Florentiae : apud Bartholomeum Sermartellium, 1577 |
| public note | Leg. coeva in pelle di porco decorata a secco (mm 163 x 118 x 52); dorso a quattro nervature; capitelli rosa e beige. Sui piatti due cornici rettangolari concentriche, a rullo; su quella esterna si ripetono, alternate a tondi di dimensioni minori con simboli degli evangelisti, quattro figure di cui è rappresentato il busto, ognuno con la sua didascalia in caratteri maiuscoli: Gesù risorto ("DATA EST MIHI OMN[is potestas in caelo et in terra]", Mt 23:18), Giovanni Battista ("ECCE AGNVS DEI QV[i tollit peccata mundi]", Io 1:29), Pietro identificato dalle chiavi ("TV ES PETRVS ET SVPE[r hanc petram aedificabo ecclesiam meam]", Mt 16:18), Paolo con la spada ("APPARVIT BENIGNIT[as et humanitas Salvatoris nostri Dei]", Tit 3:4)"; nella cornice interna, alternate a motivi decorativi minori, altre quattro figure rappresentate in piedi, tra le quali è riconoscibile nudo, aureolato e con una collana al collo, Gesù bambino che calpesta un serpente; il campo centrale è occupato da una placchetta decorativa a motivi vegetali; sui due lati del capo di Pietro le iniziali "M" e "G". Sui primi tre compartimenti del dorso mss. A. e tit. delle tre opere legate insieme, sul quarto quella che potrebbe essere una firma del possessore ma ormai illeggibile |
| ownership and custodial history | Sul risguardo ant. ms.: "Christ. Farij"; sul front. timbro dell'IG |
| copia 723021 (AN 718756) |
| public note | Legato con: "Petri Rebuffi In toto orbe vtilissima l. quod iussit ff. de re iudicata repetitio ...", Nouariae : apud Franciscum Sesallum, 1574; "Benedicti Pescionii ... Commentaria ad titulum Institut. de obligation. ...", Florentiae : apud Bartholomeum Sermartellium, 1577 |
| copia 723023 (AN 718760) |
| public note | Legato con: "Petri Rebuffi In toto orbe vtilissima l. quod iussit ff. de re iudicata repetitio ...", Nouariae : apud Franciscum Sesallum, 1574; "Petri Rebuffi Vtilissima c. postulastis de clerico excommunicato ministrante repetitio ...", Nouariae : apud Franciscum Sesallum, 1574 |
*
| copia 723140 (AN 718864) |
| public note | Legato con: "Quid inter Lodoicum Strebaeum et Ioachimum Perionium non conueniat in Politicon Aristotelis interpretatione", Parisiis : ex officina Michaëlis Vascosani ..., 1543; "Aristotelis Politica ab Iacobo Lodoico Strebaeo ... conuersa", Parisiis : ex officina Michaëlis Vascosani ..., 1542 |
| public note | Leg. recente in piena pelle (mm 240 x 178 x 46). Sul taglio-piede A. e tit. mss. |
| ownership and custodial history | Sul front. ms.: "Andreae Spinulae", timbro: "Ioannis Baptistae Pinelli" e timbro dell'IG. - Note e sottolineature mss. |
| copia 723141 (AN 718865) |
| public note | Legato con: "Aristotelis De rep. qui Politicorum dicuntur, libri VIII. ...", Parisiis : apud Ioannem Roigny ..., 1543; "Aristotelis Politica Iacobo Lodoico Strebaeo ... conuersa", Parisiis : ex officina Michaëlis Vascosani ..., 1542 |
| ownership and custodial history | Sottolineature mss. |
| copia 723142 (AN 718866) |
| public note | Legato con: "Aristotelis De rep. qui Politicorum dicuntur, libri VIII. ...", Parisiis : apud Ioannem Roigny ..., 1543; "Quid inter Lodoicum Strebaeum et Ioachimum Perionium non conueniat in Politicon Aristotelis interpretatione", Parisiis : ex officina Michaëlis Vascosani ..., 1543 |
| ownership and custodial history | Note, sottolineature e segni mss. |