iniziali xilografiche

+ figurate (parlanti?)
       mm 37 x 35

C N S

+ mitologiche parlanti
       mm 35 x 35

A1 A2 C D1 D2 E H I L1 L2 M1 M2 N O P1 P2 Q Qbis R S T V1 V2

+ fondo completamente bianco
       mm 32 x 30

C I R

+ "modenesi" parlanti
       mm 24 x 23

A E I

+ fiorite su fondo criblé
       mm 22 x 22

C D E H I L M N O Q R S V

+ figurate (alcune parlanti)
       mm 21 x 21

A B C D E F G H I L M N O
P Q R S1 S2 S3 T V

+ fiorite su fondo nero
       mm 15 x 15

C D E F H I M N P Q S T V

[a cura di a.l.]

serie di iniziali figurate (alcune parlanti), mm 21 x 21 : T

iniziale figurata (parlante?) dei Gadaldini: T

iniziale figurata (parlante?) dei Gadaldini: T, particolare

Descrizione : Re seduto su un trono i cui lati o braccioli hanno la forma, il profilo del collo di due cigni. Questo trono posa su un globo stellato. Il re, che tiene un ramo di alloro, ha il viso completamente coperto dalla lettera, nascosto dietro il punto dove si incontrano le due linee che compongono la T, dalla quale spuntano gli occhi e la corona.
Date : [1560?] ; [tra 1565 e 1572] ; [1572] ; 1578.
Sottoscrizione : Eredi di Cornelio Gadaldini ; Paolo Gadaldini & fratelli ; Paolo Gadaldini.
Note : Copia di un'iniziale usata da Giovanni Francesco Giolito (cfr. Malaguzzi, fig. 167a) e da Comin da Trino, appartenente a una serie di 23 mm d'altezza per 21 di larghezza. Si tratta di una serie di iniziali parlanti, quindi il rapporto tra l'immagine e la lettera non deve essere casuale, ma non siamo stati finora in grado di dare un nome al re seminascosto dalla T. L'immagine -- esclusa, naturalmente, la T in primo piano -- è la stessa che nei cosiddetti tarocchi di Mantegna rappresenta Apollo, in coda alla serie delle Muse (cfr. Cieri Via 1987, in particolare p. 65; Tura 2007, p. 398-403, fig. 107-122 e in particolare 118-119, due diverse copie dell'Apollo, la prima riprodotta qui di seguito).

Solo in questo contesto si spiegano tutti i particolari della rappresentazione. È la derivazione dalla carta (Apollo) che permette di identificare il rametto come alloro, pianta sacra al dio, e con la quale vengono incoronati i fedeli delle Muse. Il cigno, che gli antichi credevano si abbandonasse prima di morire a un canto di incomparabile dolcezza, è tradizionalmente associato a Apollo e alle Muse. Il globo stellato è sotto i piedi di Apollo "a sottolineare la sovranità sull'armonia, attraverso il rapporto fra il canto delle Muse e il movimento delle sfere celesti" (Cieri Via 1987, p. 65).